Quanto dura? 

Riguardo la durata del trucco permanente, non è possibile stabilirla a priori. Molti fattori la influenzano. Tra questi: il potere di fagogitosi nell’individuo, l’età dell’individuo (fattore complementare al precedente), il potere di cicatrizzazione post-trattamento, conformazione anatomica della cute dell’individuo, il tipo di pigmento spinto nel derma, la tecnica manuale impiegata, tempi di esposizione del trucco permanente al sole o lampade abbronzanti, assunzione di farmaci tipo anticoagulanti o cortisonici.
Per quanto detto si può stabilire un periodo indicativo in cui il trucco permanente si manterrà dignitoso. Tale periodo può oscillare tra gli otto ed i dodici mesi. Se si vuole arrivare ai dodici mesi si deve mettere in preventivo una seconda seduta di rinforzo da effettuare a circa cinquanta giorni dalla prima sessione di trucco permanente. Altrimenti, senza rinforzo, sarà difficile arrivare in buone condizioni anche all’ottavo mese.  In casi particolari, quali pelli particolarmente difficili o correzioni di vecchi lavori, possono servire ulteriori sedute. La scomparsa del pigmento sotto pelle è graduale. Per la totale scomparsa possono volerci di due ai cinque anni. Anche se il pigmento è studiato per essere riassorbito completamente, può essere che tale meccanismo non funzioni ed il lavoro di trucco permanente lasci un alone poco percettibile (quasi invisibile) sulla zona trattata. Ma nella maggior parte dei casi la zona tornerà come prima del trattamento. I tempi di totale scomparsa del pigmento sono maggiori per la bocca, minori per il sopracciglio ed il contorno occhi.
In soggetti con età avanzata, la scomparsa del trucco permanente non è garantita poiché la fagocitosi (meccanismo di pulizia interno del corpo umano da sostanze esterne) è molto rallentata.
​Differenze con il microblading
La più sostanziale differenza consiste nella tipologia di applicazione. A differenza del trucco permanente che fa uso del dermografo (strumento simile a una “grossa penna”, che serve ad iniettare il pigmento), il miscroblanding utilizza una lama (dall’inglese “blade”) per incidere la pelle con tanti piccoli tagli e non può essere applicato alle labbra e agli occhi.
Posso vedere preventivamente come verrà il trattamento su di me? 

La realizzazione del trattamento di dermopigmentazione è preceduta da una consulenza personalizzata durante la quale la cliente esprimerà tutte le sue esigenze e al contempo saranno oggetto d’analisi attenta ed approfondita tutti gli aspetti e le variabili che possono influire  nella corretta realizzazione dello stesso (ad esempio presenza di patologie, assunzione di farmaci, tipo di pelle, allergie). Vengono fornite le indicazioni pre-trattamento che la cliente deve rispettare.
Inoltre, attraverso particolari software è possibile, partendo da una foto, effettuare una simulazione virtuale del trattamento così da poter avere una idea di come sarà il risultato finale dello stesso.

Il trattamento è doloroso?

Il trattamento non è assolutamente doloroso. Non vi saranno gonfiori, infiammazioni tumefazioni, lividi o irritazioni evidenti. Può capitare vi sia un po’ di rossore che sparirà in brevissimo tempo terminato il trattamento.
Si può tornare immediatamente a lavoro e riprendere le normali attività quotidiane. 

Trucco permanente in estate?

E’ una falsa convinzione quella che il trucco permanente non si possa effettuare d’estate. La cosa importante è avere qualche attenzione in più proteggendo la parte tatuata con un solare specifico (protezione 50+), evitare nella settimana successiva il contatto con l’acqua salata o il cloro. Mantenere sempre idratata la parte tatuata con crema specifica.

È necessaria l'autorizzazione di un medico?

L’autorizzazione del proprio medico curante è obbligatoria in caso di: diabete, malattie cardiovascolari, epilessia, malattie della coagulazione del sangue, altre malattie gravi. Nel dubbio, è sempre meglio chiedere un suo parere.